Spesso per rendersi conto davvero del valore delle cose, servono i numeri. Il termine riciclo è inflazionato da qualche anno, perché indispensabile per la salvaguardia del pianeta e la tutela dell’ambiente. Il riciclo degli imballaggi riduce l'uso di risorse naturali e l'impatto ambientale legato alla produzione di nuovi materiali. E contribuire al riciclo degli imballaggi significa ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche e aiutare a preservare la bellezza del nostro pianeta.

Che valore economico genera il riciclo degli imballaggi?

La questione ambientale è senza ombra di dubbio la più importante. Ma dietro al corretto conferimento degli imballaggi c’è un risvolto economico non indifferente. Nell’anno solare 2022, il valore economico generato in Italia dal riciclo e dal recupero degli imballaggi è stato di circa 3 miliardi di euro. Nel dettaglio, il valore della materia recuperata grazie al riciclo è di 2 miliardi e 43 milioni di euro. Quello dell’energia prodotta dalla valorizzazione energetica dei rifiuti di imballaggio raggiunge i 20 milioni. Il valore economico calcolato sui risparmi delle emissioni di gas serra grazie al riciclo e al recupero energetico (ogni tonnellata di gas serra ha un valore economico, calcolato sulla base di quanto definito dalla Direttiva 2009/33 del Parlamento Europeo) è di 609 milioni. Infine, l’indotto economico generato dalla filiera è pari a 614 milioni di euro (dati CONAI).

I numeri del riciclo in Italia

Oltre all'aspetto economico, è curioso conoscere quali conseguenze il riciclo ha prodotto in termini ambientali. Ecco allora qualche cifra:
  • 10 milioni e 226.000 tonnellate di CO2 non emessi
  • Risparmiati più di 11 milioni e 832.000 tonnellate di materia prima vergine
  • Il risparmio di energia primaria derivante da fonti fossili non consumata grazie al riciclo è pari a 56,19 terawattora

Qual è la situazione generale del riciclo degli imballaggi in Italia?

Dati riciclo 2022 in ItaliaLo scorso giugno la Commissione Europea ha pubblicato una relazione sull’attuazione delle direttive sui rifiuti. Il focus erano due: gli obiettivi di preparazione per il riutilizzo e riciclo dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, da raggiungere entro il 2025. Il lavoro dell’Italia è stato giudicato positivamente, tanto da essere inserita tra i 9 paesi membri in linea con gli obiettivi comunitari:
  • 9 stati membri sono sulla buona strada per raggiungere entrambi gli obiettivi: Austria, Belgio, Cechia, Danimarca, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Slovenia;
  • 8 rischiano di mancare l'obiettivo per i rifiuti urbani, ma non quello del riciclaggio di tutti i rifiuti di imballaggio: Estonia, Finlandia, Francia, Irlanda, Lettonia, Portogallo, Spagna;
  • 10 infine rischiano di mancare entrambi gli obiettivi: Bulgaria, Cipro, Croazia, Grecia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria.

Quali benefici collaterali può portare il corretto riciclo degli imballaggi?

Ci sono anche altri aspetti collaterali da tenere in considerazione quando si parla di riciclo degli imballaggi. Ad esempio:
  • Creazione di Occupazione: il settore del riciclo degli imballaggi ha generato posti di lavoro diretti e indiretti, contribuendo alla crescita economica e al benessere della società.
  • Incentivi Economici: in molte regioni, sono stati implementati sistemi di incentivazione economica per incoraggiare il riciclo. Ciò ha generato flussi finanziari positivi attraverso politiche premianti per coloro che partecipano attivamente al riciclo.
  • Reputazione: un’azienda che sceglie di riciclare con dovizia i propri imballaggi o che sceglie di avvalersi di materiali riciclati o sostenibili effettua un’operazione di marketing e di brand reputation notevole.
  • Risparmio: leggi la nostra guida su come risparmiare con il riciclo degli imballaggi

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5 dicembre 2023