Annunciata, attesa, rimandata e ora ufficializzata. L’1 gennaio 2023 entrerà definitivamente in vigore la nuova etichettatura ambientale, presentata nel 2020 e ora pronta a partire. Il percorso normativo che ha portato alla definizione delle linee guida applicative del Decreto Ministeriale n. 360 del 28/09/2022 è stato particolarmente lungo e articolato, ma è bene farsi trovare preparati: per adempiere agli obblighi di legge (chi farà circolare sul mercato imballaggi privi dei requisiti previsti potrà incorrere in sanzioni amministrative pecuniarie dai 5.000 ai 25.000 euro), e per tutelare e proteggere l'ambiente.

Abbiamo preparato una serie di Tips sull'etichettatura ambientale degli imballaggi che possono aiutarti a farti trovare pronto:

  • Cos’è l’etichettatura ambientale?
    Una nuova modalità di contrassegnare gli imballaggi, che consiste nell’applicare un’etichetta per facilitarne la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio.
  • Quando entrerà in vigore la nuova etichettatura ambientale?
    Dopo molteplici rinvii, l’obbligo per la nuova etichettatura scatterà l’1 gennaio 2023.
  • Ho degli imballaggi già acquistati che non sono conformi alla nuova normativa, li butto?
    Certo che no, possono essere smaltiti anche dopo  l’1 gennaio 2023. Ma è fondamentale dotarsi della documentazione che comprovi l’acquisto antecedente la data di entrata in vigore della nuova etichettatura.
  • Chi deve etichettare?
    La codifica alfanumerica spetta al produttore di imballaggio. L’apposizione delle informazioni obbligatorie è condivisa tra produttore e utilizzatore (regolata da accordi commerciali).
  • Cos’è il codice alfanumerico e quali sono i più comuni? I cosiddetto codici riciclo...
    Si tratta di una sigla, stabilita dalla Decisione 129/97/CE, che identifica con precisione il materiale del prodotto. Alcuni esempi: PAP21 (cartone ondulato), PAP 22 (carta semplice), LDPE4 (polietilene a bassa densità), HDPE2 (polietilene ad alta densità).
  • Quali sono i canali digitali utilizzabili?
    Per completare o sostituire le informazioni dell’etichettatura ambientale è possibile ricorrere a supporti digitali che rimandino in maniera diretta ed esaustiva alle istruzioni sulla composizione e sullo smaltimento. Ad esempio: app, QR code e siti web.
  • Opero nel B2B, cosa devo comunicare?
    In questo caso le info obbligatorie riguardano l’identificazione del materiale di composizione dell’imballaggio (codice alfanumerico).
  • Se gli imballaggi sono invece destinati al consumo domestico, cosa devo comunicare?
    In questo caso le info obbligatorie da fornire al consumatore riguardano sia l’identificazione del materiale di composizione dell’imballaggio, ma anche le indicazioni sul corretto smaltimento attraverso la raccolta differenziata.
  • Devo per forza apporre un’etichetta sull’imballaggio?
    Su tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari) i produttori devono indicare la codifica alfanumerica o i codici riciclo, mentre le info possono essere rese disponibili tramite canali digitali.
  • E se l’imballaggio è composto?
    Se le componenti sono separabili manualmente, ciascuna deve riportare la codifica alfanumerica (codici riciclo) e le indicazioni sulla raccolta. Se le componenti non sono separabili, il corpo principale deve riportare la codifica alfanumerica e le indicazioni per la raccolta (che seguono il corpo principale).
  • E se non fosse fisicamente possibile apporre un’etichetta?
    Nel caso di prodotti neutri (imballaggi non stampati che non prevedono una grafica o l’apposizione di alcuna simbologia e informazione, come ad esempio le bobine di film estensibile) l’identificazione del materiale di composizione dell’imballaggio può essere veicolato e comunicato dal produttore sui documenti di trasporto che accompagnano la merce, o su altri supporti esterni, anche digitali.

Ma, se non sei ancora convinto, di seguito puoi scaricare i documenti ufficiali:


30 novembre 2022